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La ralazione d'impatto

Cos'è la relazione d’impatto

La relazione d’impatto secondo la Legge 28 dicembre 2015 n. 208, è una relazione sul perseguimento del beneficio comune, statutariamente previsto, dai soci, in sede di costituzione della società.

Invero, il comma 382, statuisce: (…) la società benefit redige annualmente una relazione concernente il perseguimento del beneficio comune, da allegare al bilancio societario e che include: a. la descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni attuati dagli amministratori per il perseguimento delle finalità di beneficio comune e delle eventuali circostanze che lo hanno impedito o rallentato; b. la valutazione dell’impatto generato utilizzando lo standard di valutazione esterno con caratteristiche descritte nell’allegato 4 annesso alla presente legge e che comprende le aree di valutazione identificate nell’allegato 5 annesso alla presente legge; c. una sezione dedicata alla descrizione dei nuovi obiettivi che la società intende perseguire nell’esercizio successivo.

Chi ha l'obbligo di redigere la relazione d’impatto

Tutte le società benefit hanno l’obbligo di redigere la relazione d’impatto con cadenza annuale, la stessa dovrà essere allegata al bilancio d’esercizio e pubblicata sul sito internet aziendale.

Come si redige la relazione d’impatto

La legge prevede, che la relazione d’impatto includa:

  • la descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni attuati dagli amministratori per il perseguimento delle finalità di beneficio comune e delle eventuali circostanze che lo hanno impedito o rallentato;
  • la valutazione dell’impatto generato utilizzando uno standard di valutazione esterno (che può essere per esempio il BIA del B-Lab);
  • una sezione dedicata alla descrizione dei nuovi obiettivi che la società intende perseguire nell’esercizio successivo.
  • Lo standard di valutazione utilizzato nella relazione di impatto deve possedere una serie di caratteristiche che sono indicate dal legislatore nell’allegato 4 alla legge istitutiva. Esso deve essere:
    - Esauriente ed articolato;
    - Sviluppato da un ente che non è collegato alla società benefit
    - Credibile;
    - Trasparente.

Tra i più noti ed utilizzati si annoverano il B.I.A. (iB-Corp Impact Assestment), lo SROI (Social Return On Investment), il GRI (Global Reporting Initiative) e il modello SABI della Fondazione Buon Lavoro.
Le aree su cui si andrà quindi a focalizzare lo standard di valutazione sono:

  • Governo dell’impresa,
  • Lavoratori,
  • Altri portatori di interesse,
  • Ambiente

Cosa possiamo fare per te in merito alla relazione d’impatto

Il nostro team di esperti, può assisterti nella redazione della relazione d’impatto ed ESI mette a disposizione un’apposita sezione della propria piattaforma per consentirti di pubblicare la Tua relazione d’impatto sul sito internet di ESI aumentandone la visibilità.

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