Il vertice del G7 Clima e Ambiente a Torino ha concluso i suoi lavori, evidenziando importanti impegni per affrontare la crisi climatica e la gestione delle risorse idriche a livello globale.
Il punto chiave dell'accordo riguarda l'eliminazione progressiva dell'uso del carbone come fonte energetica. I Paesi del G7 si sono impegnati per la prima volta a eliminare gradualmente la generazione di energia da carbone entro la prima metà degli anni '30 o in un periodo congruente con il mantenimento della temperatura entro 1,5°C. Inoltre, si è concordato di promuovere lo stop all'approvazione di nuove centrali elettriche a carbone nel mondo il prima possibile.
Il carbone, nonostante sia un combustibile altamente inquinante, viene ancora utilizzato in alcuni Paesi industrializzati, con il Giappone in prima linea. Tuttavia, altri Paesi del G7 hanno fatto progressi significativi verso il raggiungimento di obiettivi più sostenibili.
Una novità importante è stata l'annuncio della creazione della Coalizione del G7 per l'acqua, volta a affrontare la crisi idrica globale e a integrare l'acqua nei processi decisionali in modo efficace. Questa coalizione si propone di definire una vera e propria agenda globale sull'acqua, con incontri annuali organizzati dalla presidenza di turno del G7.
Il vertice ha confermato anche gli impegni sul fronte delle energie rinnovabili, con l'obiettivo di triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030, nonché di raggiungere una capacità di stoccaggio dell'energia di 1.500 GW nello stesso periodo. Questo richiede investimenti significativi e un potenziamento delle reti energetiche.
Inoltre, è stato espresso sostegno per lo sviluppo del nucleare di nuova generazione, con un impegno a promuovere tecnologie avanzate e a continuare la ricerca sulla fusione nucleare. Questo sottolinea l'importanza di un approccio diversificato e globale per affrontare le sfide energetiche future.
Se il modello 231 viene effettivamente adottato, le informazioni rilevanti in merito ai temi materiali e alle politiche aziendali adottate in materia possono essere facilmente acquisite dalla DNF. Queste informazioni, raccolte nel Report di sostenibilità, possono essere diffuse per favorire una maggiore conoscenza del modello 231 sia all’interno che all’esterno dell’azienda.
L’art.38 del Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19 istituisce il Piano Nazionale di "Transizione 5.0". Quest’ultimo, sostituisce il piano 4.0 e lo integra con i tre concetti chiave: sostenibilità, umanocentrismo e resilienza.
Il Report di Sostenibilità rappresenta un importante strumento per le aziende, che consente di comunicare ai propri clienti e agli stakeholder i risultati dell’attività svolta per promuovere il benessere dei dipendenti, la trasparenza e l’equità nella gestione, l’attenzione all’ambiente, l’efficienza economica e l’adozione di politiche sociali virtuose come il welfare, la formazione continua e la condivisione di percorsi di crescita.